Rassegna Gazzetta Ufficiale
Rassegna nazionale
L a stagione estiva ha portato significative novità per l'ausiliario giudiziario nominato esperto nel processo di esecuzione immobiliare. Difatti con il D.L. 83/2015, coordinato, con modificazioni e integrazioni, nella legge 132/2015, il legislatore è intervenuto in modo sostanziale sui processi fallimentare ed esecutivo. Per quanto concerne il settore di nostro interesse, di particolare rilievo risultano le novità riguardanti le modifiche dell'art. 568 cod. proc. civ. ( Determinazione del valore dell'immobile ), quelle integrative dell'art. 173- bis disp. att. cod. proc. civ. ( Contenuti della relazione di stima e compiti dell'espert o) e dell'art. 161 cod. proc. civ. ( Giuramento dell'esperto e dello stimatore ). Il provvedimento - come spesso accade al nostro legislatore - non è tuttavia immune da talune ombre e scelte infelici, ciò in particolare proprio riguardo l'opera dell'esperto; nella specie non è riuscito a essere realmente rispondente ai dettati indispensabili di una corretta e moderna attività estimativa e, a fronte di ulteriori e nuovi compiti, ha voluto sacrificare le importanti funzioni peritali riducendone gli onorari, allungando i tempi del pagamento delle sue spettanze e penalizzando ulteriormente lo svolgimento del mandato con termini ridotti per il suo compimento.
La fattispecie; gravosità e voluttuarietà, l'art. 1102 cod. civ.; il subentro successivo; il diritto, modalità
Una recente pronuncia di merito dimostra come anche gli amministratori siano tenuti a fornire una giustificazione analitica di ogni singolo versamento bancario contestato dal Fisco, senza potere genericamente rinviare alla contabilità o al pagamento delle spese condominiali da parte dei condòmini, essendo invece necessaria la riconciliazione di ogni singola movimentazione con le scritture contabili e le pezze giustificative.
La presenza in un edificio di un'unità immobiliare oggetto di un contratto di rent to buy pone sostanzialmente, a chi svolge l'attività di amministratore, due interrogativi: il primo relativo al soggetto da convocare all'assemblea, il secondo riguardante il soggetto a cui chiedere il pagamento dei contributi condominiali .
La riforma del sistema tributario delineata dalla legge 23 dell'11 marzo 2014 e che sta prendendo forma in queste settimane (con l'emanazione di diversi decreti legislativi) contiene importanti novità anche in materia catastale.
L'art. 1 del D.Lgs. 128/2015 ha disciplinato in forma unitaria i principi e le regole in materia di abuso del diritto e di elusione in materia fiscale. La novità, molto attesa, apre certamente una nuova era nel rapporto fra Agenzia delle entrate, contribuenti e giudici, in quanto per lo meno formalizza e in buona misura modifica le regole del gioco, in parte non scritte, che finora hanno creato incertezza, costi e contenzioso, incidendo negativamente sull'attrattività del nostro Paese.
Il Ministero della giustizia ha fornito chiarimenti sull'interpretazione della norma di cui all'art. 14- bis del D.M. 180/2010, come introdotto dal D.M. 139/2014 che ha dettato un quadro di incompatibilità in materia suscitando parecchi dubbi applicativi.
A decorrere dal 1° settembre 2015, le aziende del settore edile interessate possono inoltrare all'INPS richiesta telematica per accedere al beneficio, che, in attesa del decreto ministeriale, rimane confermato nella misura dell'11,5,%. L'INPS, con il messaggio 5336 del 17 agosto 2015, ha dato conferma dell'operazione e ha fornito alcune istruzioni operative. Ricordiamo che il D.M. 5 dicembre 2014 ha confermato - per il 2014 - la riduzione contributiva prevista dalla legge per gli operai a tempo pieno del settore edile.
Con sempre maggiore frequenza si parla del recupero dei sottotetti. Non si tratta solo di una moda, ma della necessità di evitare lo spreco del territorio recuperando spazi abitabili, senza contare che, il più delle volte, sono immobili in pieno centro con un valore commerciale di tutto rispetto. Ma, quando si inizia un'opera di ristrutturazione, bisogna fare bene i conti per evitare che il recupero si trasformi in un salasso per il proprio conto in banca. La necessità di farsi i conti in tasca è ancora più sentita in epoche di crisi economica. Uno dei costi da non sottovalutare è certamente quello relativo agli oneri concessori da versare al comune, che rischiano di pesare notevolmente sulle nostre tasche. A quanto ammontano gli oneri concessori? Si potrebbe pensare a opere gratuite? A fare da apripista è stato, lo scorso anno, l'Ordine degli Architetti di Pavia, che ora torna alla ribalta.
Le diverse classificazioni delle strade e il loro regime giuridico.
Sarà il nuovo Codice degli appalti e delle concessioni lo strumento fondamentale per arrivare al definitivo rilancio delle opere pubbliche in Italia. Ne sono convinti tutti, dal premier Matteo Renzi – che ha più volte affermato la centralità e la fondamentale importanza della riforma – al presidente dell'ANAC, Raffaele Cantone, secondo cui il nuovo Codice "può essere la svolta". In gioco c'è il futuro di un settore economico altamente strategico, soprattutto per un Paese come il nostro, alle prese con un forte ritardo nello sviluppo delle infrastrutture.