FOCUS

Editoriale

Con questo fascicolo il Consulente Immobiliare festeggia i 60 anni: il primo numero usciva il 15 gennaio 1957.Vogliamo celebrare questo importante anniversario pronti a scandagliare il futuro, offrendo una panoramica dei principali temi che caratterizzeranno i settori delle costruzioni e dell’immobiliare, temi che avremo modo di seguire e approfondire nei fascicoli successivi: recupero del patrimonio edilizio con le numerose problematiche connesse, legate ai consumi energetici, alla sicurezza antisismica e al benessere; ripresa del settore delle costruzioni e inversione di tendenza nel mercato immobiliare; innovazione digitale nei processi produttivi e per la qualità dei prodotti.

Edifici ad energia quasi zero, a che punto siamo in Italia?

Il concetto di nZEB (edificio a energia quasi zero) è stato introdotto dalla direttiva europea 2010/31/UE del 19 maggio 2010. Con questa definizione si intende un edificio ad altissima prestazione energetica, con fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo, coperto in massima parte da energia da fonti rinnovabili prodotta in loco o nelle vicinanze. La definizione dei requisiti minimi era stata demandata dalla direttiva agli Stati membri in sede di recepimento. Tali requisiti dovevano essere fissati, secondo le indicazioni della direttiva «in modo da conseguire un equilibrio ottimale in funzione dei costi tra gli investimenti necessari e i risparmi energetici realizzati nel ciclo di vita di un edificio, fatto salvo il diritto degli Stati membri di fissare requisiti minimi più efficienti sotto il profilo energetico dei livelli di efficienza energetica ottimali in funzione dei costi (…)».

"Conto Termico 2.0" e riqualificazione nZEB: che occasione per i comuni!

Il nuovo "Conto Termico 2.0" permette agli enti pubblici, che riqualificano i propri edifici conseguendo il "quasi azzeramento" dei consumi energetici, la riduzione del proprio investimento fino al teorico limite del 65%: lo studio sui lavori appaltati quest'anno per il municipio di Trescore Balneario (BG) dimostra che l'adeguamento di un progetto reale alla nuova normativa potrebbe portare un considerevole risparmio economico effettivo, valutabile in circa il 50% dei costi per la sola riqualificazione energetica.

Riqualificazione energetica degli immobili: nuovi strumenti contrattuali e finanziari

Con l'approvazione della legge di Bilancio per il 2017, è diventato evidente quello che è l'obiettivo del Governo in campo edilizio: riqualificare il patrimonio immobiliare esistente e, in particolare, i fabbricati condominiali. Questi ultimi, infatti, scontano un notevole ritardo nel processo di ristrutturazione, soprattutto delle parti condominiali, a causa di una connaturata difficoltà decisionale, cui si deve aggiungere una carenza di fondi da destinare a interventi che non sono sempre percepiti come utili per tutti, nonostante tutti i proprietari debbano contribuire.

Rendere sostenibile il nostro modo di costruire, l'esempio di AKTIVHAUS B10

Aktivhaus B10 è una casa attiva progettata non solo per soddisfare le richieste più esigenti in termini di estetica e comfort degli utenti, ma anche di produrre, grazie a tecnologie e materiali innovativi, il doppio dell'energia di cui necessita. L'energia in eccesso è sufficiente ad alimentare due automobili e due biciclette, entrambi elettrici, e fornire l'edificio che sorge accanto, una delle due strutture realizzate da Le Corbusier negli anni 20 del secolo scorso, divenuto nel 2006 sede del Museo Weissenhof. Grazie alla sua costruzione predittiva, il suo sistema di automazione e di controllo B10 è la prima casa attiva funzionale al mondo. Il nome Aktivhaus è stato ideato dal progettista dello stesso edificio, WernerSobek, docente di bioedilizia all'Università di Stoccarda.

La qualità dell'aria indoor, come ridurre l'inquinamento chimico

Con l'introduzione in edilizia di nuovi materiali coibenti e il perfezionamento dei sistemi costruttivi, si è rafforzata negli ultimi anni la concreta possibilità di progettare e costruire edifici altamente efficienti caratterizzati da basse permeabilità all'aria o di migliorare energeticamente quelli esistenti. Le concentrazioni di sostanze chimiche presenti all'interno di tali costruzioni (nuove o ristrutturate) rischiano di raggiungere livelli notevolmente più alti rispetto a quanto si registra nelle vecchie abitazioni piene di "salutari" spifferi. Con l'analisi dei composti contenuti nei materiali da costruzione e con lo studio delle dinamiche di emissione, aggregazione e decadimento degli stessi all'interno degli ambienti confinati, è possibile però fornire al progettista un'attività di consulenza rivolta alla creazione di ambienti salubri. Ottenere risultati concreti è possibile, i principali accorgimenti che si possono mettere in atto per mitigare le concentrazioni inquinanti in ambiente indoor sono di vario tipo e possono investire sia soluzioni tecniche sia cambiamenti nelle quotidiane abitudini di vita.

La salubrità dell'aria nelle aule scolastiche, il progetto "Air@School"

L'attenzione alle nuove costruzioni e alla riqualificazione degli edifici esistenti verso organismi edilizi sempre più energeticamente efficienti, pone l'obiettivo di dover garantire una buona qualità dell'aria all'interno degli ambienti confinati, focus che, giorno dopo giorno, sempre con maggior forza nell'iter progettuale, sta coinvolgendo tutti i soggetti interessati (dal committente, passando per il progettista, all'utente finale). Nasce così la necessità, ancor prima di intervenire, di misurare il livello dei contaminati presenti in un ambiente chiuso o mal areato e di sensibilizzare gli occupanti sull'importanza di ridurre il tempo di esposizione a cattive condizioni microclimatiche, azioni che mirano a ridurre i rischi per la salute umana. L'Associazione Culturale Energia di Classe, in collaborazione con Cantiere Castelleone, sulla base di questi concetti ha ideato e sperimentato in questi anni un progetto concreto: "Air@School, la salute è nell'aria". Un progetto semplice nella sua filosofia: analizzare la qualità dell'aria all'interno delle aule scolastiche.

Abitare sociale, il caso concreto del comune di Triggiano

Il comune di Triggiano (Bari) rappresenta un caso più unico che raro. L'amministrazione comunale, infatti, ha sdoganato un PRU (Programma di recupero urbano) destinato a dare una vera e propria boccata di ossigeno al mercato. Il programma di recupero urbano si presenta come strumento straordinario per trasformare tessuti urbani degradati, procedere alla realizzazione di servizi ed infrastrutture, migliorare la qualità ambientale delle nostre città e, quindi, la qualità della vita dei residenti. Il progetto di cui si è fatto promotore il comune di Triggiano promuove il recupero urbano di zone degradate dal punto di vista socio-abitativo quasi completamente prive di servizi pubblici. Vediamo di cosa si tratta.

Attrazione degli investimenti e redditività immobiliare, il ruolo chiave del Property Management

Quale è oggi la differenza più rilevante nell'approccio degli investitori esteri al mercato immobiliare in Italia e quale è il ruolo delle società di Property Management? Quali sono le competenze e le attività principali nell'ambito del Property Management? Quali sono le differenze tra il mercato italiano e il mercato tedesco? Ne parliamo con Stephen Coticoni , AD di BNP Paribas Real Estate Property Management Italia.

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