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Una delle più frequenti problematiche condominiali è quella dell'individuazione della proprietà (comune o esclusiva) delle molte parti presenti nell'edificio. Infatti, secondo la normativa vigente, occorre indagare caso per caso, al fine di qualificare condominiale o meno un determinato bene e/o impianto: indagine che è necessaria anche per il sottotetto.
Il Garante della privacy ha da tempo segnalato l'opportunità di un approfondito intervento legislativo in materia condominiale, in mancanza del quale, difettando una norma ad hoc che offra copertura legale a tutti gli aspetti della videosorveglianza privata, le riprese sulle parti comuni potrebbero violare l'inviolabilità del domicilio di cui all'art. 14 Cost. Tale intervento è stato realizzato dalla riforma del 2013 solo per le decisioni assembleari, previste nel novello art. 1122- ter cod. civ., stabilendo un quorum agevolato nonostante trattasi di innovazioni, ma non sono state contemplate le iniziative del singolo per fini propri non necessariamente coincidenti con quelli della compagine condominiale; in quest'ottica, il condomino potrebbe essere assolto dal reato di interferenze illecite nella vita privata ex art. 612- bis cod. pen., ma ciò non esclude automaticamente la configurabilità di una responsabilità in sede civile qualora non si adottino determinati accorgimenti (per esempio, prescrivendo che l'obiettivo della telecamera, posta di fronte alla porta di casa, riprenda esclusivamente lo spazio privato e non tutto il pianerottolo).
Il Fondo prima casa e il Fondo di solidarietà per la temporanea sospensione delle rate del mutuo, gli strumenti finanziari messi a disposizione per facilitare l'accesso al credito o intervenire in caso di difficoltà nel pagamento delle rate, già oggetto della campagna #casaconviene, sono stati approfonditi nei diversi aspetti applicativi in un webinar organizzato dal Ministero dell'economia e delle finanze.
Molto spesso i clienti dell'agente immobiliare, dopo avere raggiunto un sostanziale accordo sulla compravendita di un bene immobile, sul prezzo e sui tempi dei pagamenti, decidono di non riprendere i contatti mediante l'agenzia, ma direttamente tra loro, giungendo in breve tempo alla conclusione del medesimo affare. L'occultamento doloso di tale evento rappresenta un nodo cruciale in tema di prescrizione del diritto alla provvigione. Tuttavia l'ignoranza da parte del mediatore della conclusione dell'affare non impedisce il decorrere del termine prescrizionale, trattandosi di una mera impossibilità materiale di esercizio del credito, che può assumere giuridico rilievo esclusivamente come causa di sospensione di tale termine. Quanto sopra vale solo se il comportamento delle parti consiste in un vero e proprio doloso occultamento dell'affare intermediato. Una recente sentenza evidenzia le peculiarità delle trattative tra le parti in sede di acquisto di immobili tramite l'intermediazione di un agente, soffermandosi sul ruolo di quest'ultimo e sulla decorrenza del termine di prescrizione del diritto al conseguimento della provvigione, con particolare riferimento alle circostanze che possono comportare la sospensione di detto termine.
Anche nell'ambito dell'IVA esistono forti contrasti interpretativi in merito alla detrazione o al diritto al rimborso dell'IVA assolta dalle società con riguardo a immobili (o ad altri beni) in situazioni "particolari". Tali contrasti contrappongono, come sempre, contribuenti e Agenzia delle Entrate, con esiti giudiziali spesso favorevoli ai primi, ma non di rado vedono su posizioni non univoche la stessa Cassazione. Tutto ciò genera disorientamento e non è funzionale all'attrattività economica del nostro Paese. Il presente articolo esamina i più significativi e recenti contributi giurisprudenziali e di prassi amministrativa sui vari temi che rientrano in questo ambito di indagine.
A partire dal 1° gennaio 2017, in materia di individuazione del luogo di imposizione ai fini IVA, sono state introdotte novità di rilievo, in virtù dell'entrata in vigore delle disposizioni del reg. UE n. 1042/2013, quest'ultimo modificativo del reg. UE n. 282/2011. Un importante aiuto nell'interpretazione di tali disposizioni viene a oggi fornito dalle note esplicative al regolamento UE n. 1042/2013, elaborate dalla Commissione europea.
Un recente pronunciamento della giurisprudenza tributaria di merito ha risolto, a favore dei contribuenti, un annoso e delicato tema in materia di detrazioni IRPEF/IRES per lavori di ristrutturazione edilizia e di risparmio energetico: il diritto all'agevolazione per tutti i periodi d'imposta successivi a quello in cui le spese sono state sostenute e indicate nella relativa dichiarazione dei redditi non sottoposta a controllo da parte del Fisco.
La detrazione delle spese per gli interventi di risparmio energetico può essere disconosciuta dal Fisco soltanto attraverso lo strumento dell'avviso di accertamento, da emettere entro il termine decadenziale previsto per il periodo d'imposta in cui sono state sostenute le spese.
La L.R. 7 Lombardia del 10 marzo 2017, Recupero dei vani e locali seminterrati esistenti , il cui testo è stato poi modificato dalla L.R. 22 del 10 agosto 2017 ( Assestamento al bilancio 2017/2019 − I provvedimenti di variazione con modifiche di leggi regionali ), nasce dall’esigenza di contenere il consumo di suolo attraverso il recupero di quei vani e locali seminterrati (solitamente utilizzati a fini di deposito o box) a un uso residenziale o commerciale o attività terziaria; incentivare dunque la rigenerazione urbana e, nel contempo, puntare all’installazione di impianti tecnologici di contenimento del consumo energetico e di abbattimento delle emissioni in atmosfera.
La base giuridica della disciplina dei criteri ambientali minimi per gli edifici pubblici
La consulenza tecnica è sempre stata attività importante e delicata. Invero nel momento peritale si incontrano, con proprie regole e linguaggi, due mondi, quello giuridico e quello tecnico; diventa perciò essenziale l'apporto di professionalità e conoscenze dell'ausiliario giudiziario affinché la fase peritale sia svolta correttamente e in conformità alle norme del codice di rito. Da qualche anno, complice la crisi economica, si è registrato un forte incremento di domande per l'iscrizione all'albo dei CTU e, anche in ragione della rotazione nell'affidamento degli incarichi, molti nuovi professionisti hanno intrapreso questa delicata attività. La rubrica, sulla scorta di quella nata nel 2008, affronta i temi di maggiore rilievo e importanza del mondo della consulenza tecnica nella formula domanda/risposta per fornire al lettore informazioni di pratica utilità per lo svolgimento degli incarichi e di indispensabile conoscenza dell'istituto della consulenza tecnica e di quelli processuali.