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Nella gestione dell'edificio vengono instaurati molteplici rapporti con i terzi, in forza dei quali detti soggetti divengono creditori del condominio. L'attività di riscossione che ne deriva può portare al pignoramento del conto corrente condominiale, la cui ammissibilità, pur se largamente affermata, non è scontata.
Quando le parti comuni di un edificio possono essere oggetto di sorveglianza video senza che con ciò venga violata alcuna norma anche posta a tutela della privacy ? In questo contributo l'analisi di un delicato equilibrio tra due diritti equivalenti.
Analogamente al disposto di cui all'art. 844 cod. civ. ("immissioni"), il quale, con il tempo, ha ricevuto un'applicazione alquanto difforme rispetto agli obiettivi prefissati al momento della sua entrata in vigore (1942), circoscritti essenzialmente alla tutela della proprietà fondiaria, ma poi estesi a dirimere i conflitti sui temi della tutela ambientale e del diritto alla salute, così anche l'art. 674 cod. pen. ("getto pericoloso di cose"), concepito nel 1930 per punire chi gettava o versava in luogo pubblico cose idonee a sporcare o colpire i passanti, è divenuto successivamente, a fronte della lacuna normativa al riguardo, uno dei più importanti strumenti giuridici per la lotta contro l'inquinamento atmosferico inteso lato sensu , compresi gli odori sgradevoli, particolarmente sentiti nella realtà condominiale, dove spesso si registra la coesistenza tra esercizi di varia ristorazione (anche di origine multietnica) e unità immobiliari di civile abitazione.
Con l'ord. n. 1853 del 25 gennaio 2018, la Corte di Cassazione ha ribadito l'orientamento innovativo sul conflitto di interessi nelle delibere condominiali enunciato nella precedente sent. n. 19131 del 28 settembre 2015, che aveva ribaltato la regola applicata in precedenza, secondo cui, nel calcolo delle maggioranze, non si deve tenere conto dei condomini che si trovano in conflitto di interessi. È confermato così un contrasto di giurisprudenza nelle sentenze della Suprema Corte in una problematica che manca di disciplina specifica in materia condominiale e che richiede alcune riflessioni.
L'art. 872 cod. civ., sul tema " Violazione delle norme di edilizia ", precisa che chi, a seguito della violazione, ha subìto danno deve esserne risarcito, salva la facoltà di chiedere la riduzione in pristino quando si tratta della violazione di norme specifiche. Inoltre, ulteriori norme sono illustrate nel T.U. edilizia (D.P.R. 380/2001), nonché dalle leggi urbanistiche e dai dispositivi urbanistici comunali. I danni da abusivismo edilizio sono di vario tipo e principalmente riguardano sottrazione di luce, aria e visuale e più in generale consistono nella svalutazione dell'immobile. Pertanto, ai fini della valutazione di tali danni, si ricorre al criterio estimativo del valore complementare, in quanto si esegue la differenza tra il valore di mercato dell'immobile prima dell'abuso e il valore di mercato dell'immobile dopo la realizzazione della costruzione abusiva.
È costituzionalmente legittima la norma di legge che, con riferimento all'acquisto di immobili da costruire, limita la garanzia fideiussoria soltanto alle compravendite per le quali sia stato richiesto il permesso di costruire. Lo ha stabilito la Corte costituzionale, che, con sent. n. 32/2018, ha respinto le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal tribunale di Siena con riferimento ad alcuni articoli del D.Lgs. 122/2005.
Il Dipartimento delle finanze ha riassunto, con apposite schede di sintesi, le agevolazioni fiscali relative al risparmio energetico, agli interventi di recupero del patrimonio edilizio, nonché al nuovo " bonus verde".
Pene più severe per l'esercizio abusivo della professione di agente immobiliare per effetto della legge 3/2018.
Le Norme tecniche per le costruzioni forniscono i criteri generali che devono essere utilizzati nel progetto, definiscono le caratteristiche dei materiali e dei prodotti e, più in generale, trattano gli aspetti attinenti alla sicurezza strutturale delle opere. La normativa tecnica per le costruzioni ha subìto, nel corso degli anni, profonde e sostanziali modifiche dovute all'introduzione di nuovi materiali e nuove metodologie di esecuzione; anche i computer hanno fatto la loro parte introducendo software specifici che hanno affinato le metodologie di calcolo. Il legislatore, a questo punto, non ha fatto altro che adeguare le norme alle nuove tecnologie. Sta di fatto che la normativa di settore non è certamente tra le più semplici e sembra destinata a percorrere un cammino tutto in salita e irto di ostacoli ponendo in seria difficoltà gli operatori del settore anche in ambito europeo dove vigono le cosiddette "Euronorme".
Per rappresentare la situazione del nostro Paese, allo scopo di sgombrare il campo da ogni equivoco e illazione, utilizzeremo fonti ufficiali che forniscono dati comprovati e certi.
Conversazione del “Consulente immobiliare” con Arturo Cancrini , avvocato amministrativista e professore di Legislazione delle opere pubbliche