Verbale dell'assemblea verbale d'assemblea

L'installazione e il funzionamento della videosorveglianza sulle parti comuni degli edifici coinvolge differenti interessi, non sempre pienamente collimanti, e segnatamente, per verso, l'esigenza diretta a preservare la sicurezza delle persone (a fronte di aggressioni, scippi, rapine ecc.) e la tutela dei beni (a fronte di atti di vandalismo, danneggiamenti, furti, effrazioni ecc.), e, dall'altro, la preoccupazione che i trattamenti effettuati, nel rendere più agevolmente conoscibili le informazioni attinenti alla vita privata di chi abita nel condominio e lo frequenta (saltuariamente o quotidianamente), siano idonei ad incidere sulla libertà degli interessati di muoversi, non controllati, all'interno delle medesime aree comuni; in quest'ordine di concetti, e soprattutto al fine di prevenire un uso improprio di tali dispositivi per scopi completamente diversi (e, per l'interessato, inaspettati), è intervenuto il Comitato europeo per la protezione dei dati il quale, sull'abbrivio del nuovo Regolamento europeo (GDPR), ha approvato, agli inizi del 2020, le linee guida sul trattamento dei dati personali mediante dispositivi video, con interessanti riflessi per quel che concerne la realtà condominiale.

In materia di obbligazioni "propter rem" il pagamento delle spese che interessano le parti comuni dell'edificio sono sicuramente quelle che si caratterizzano per essere le più variegate nella loro distinzione: più generiche per quanto concerne la comunione, più specifiche per il condominio. La loro individuazione è determinata da diversi parametri che consentono l'applicazione di altrettanti regimi normativi, soprattutto in ordine alla rispettiva dipendenza dalla volontà assembleare, ovvero al margine di discrezionalità nell'intervento sulla cosa comune riconosciuto ai singoli partecipanti.

A seconda delle specifiche situazioni, le immissioni di rumore possono risultare illecite e quindi essere vietate, oltre che nel caso in cui superano i limiti di legge, anche quando i limiti di legge vengono rispettati.

LA PAROLA ALL'AVVOCATO …Nel presente scritto ci occuperemo dei principali rimedi azionabili dal debitore nei confronti del fisco o di istituti di credito per evitare che sia portata a termine una procedura esecutiva che abbia colpito la prima casa o l'immobile principale del debitore

Per non perdere l'agevolazione, in caso di cessione infraquinquennale, il contribuente deve riacquistare una nuova abitazione principale, anche all'estero, purché sussistano accordi di cooperazione internazionale. Non può invece usufruire dell'agevolazione per l'acquisto di una pertinenza il contribuente che ne abbia già fruito in precedenza per la stessa tipologia catastale di pertinenza.

Ai fini della tassa sui rifiuti (TARSU) l'applicazione di una determinata tariffa per i "bed and breakfast", gestiti in forma non imprenditoriale, è indipendente dalla destinazione d'uso dell'immobile (nel caso di specie quella di civile abitazione), in quanto il legislatore ha conferito agli enti locali il potere regolamentare di applicare la tariffa in base all'attività economica concretamente svolta all'interno dell'immobile. Così l'ultimo arresto della giurisprudenza tributaria di legittimità.

Con le risposte agli interpelli n. 41 e n. 49 del 10 e dell'11 febbraio 2020, l'Agenzia delle entrate ammette la possibilità di applicare l'aliquota IVA agevolata del 10% anche alla costruzione di strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali destinate a persone bisognose di particolari forme di sostegno.

In questo contributo diamo inizio alla trattazione del tema centrale dell'argomento in parola. Analizziamo infatti l'incontro di conciliazione con tutti i suoi aspetti, da quelli comunicativi a quelli organizzativi.

In passato l'amianto è stato ampiamente utilizzato in ambito residenziale, commerciale e industriale, almeno fino al divieto introdotto dalla legge 257/1992, per cui è alto il sospetto che in questi contesti l'amianto sia presente e quindi occorre accertarne l'eventuale presenza.

I recenti decreti legge sulle misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 sull'intero territorio nazionale hanno riguardato anche gli appalti pubblici e le imprese del settore edile.

Nei giorni scorsi siamo stati letteralmente travolti da una serie di eventi assolutamente impensabili fino a poche settimane or sono che hanno reso necessario adottare una serie di provvedimenti restrittivi a tutela della salute pubblica e privata. L'emergenza sanitaria collegata alla diffusione pandemica del coronavirus è destinata a ripercuotersi non solo sulla nostra vita privata, ma anche sulle nostre attività, per cui appare opportuno, nei limiti del possibile, cercare quantomeno di arginare i danni economici derivanti dal mancato rispetto degli impegni previsti contrattualmente. Cerchiamo di fare il punto della situazione relativa ai cantieri in corso che potrebbero subire un rallentamento se non una interruzione dei lavori.

Sul Consulente Immobiliare l'opinione di Piero Torretta, presidente UNI – Ente Italiano di Normazione