EDILIZIA E URBANISTICA

COMMENTI

I sistemi di greening verticale tra esplosione nel mercato e radice biofilica

Dopo un periodo di iniziale sperimentazione a scala modesta o per mercati "di nicchia" e quasi sempre prerogativa dei soli progettisti di fama internazionale, i sistemi d'integrazione fra chiusure edilizie verticali e vegetazione naturale - correntemente conosciuti in Italia con l'appellativo di "verde verticale" - iniziano oggi a diffondersi su larga scala, anche per le opere di edilizia convenzionale. Ciò deriva principalmente da tre motivi: innanzitutto l'implementazione tecnologica e la derivante ottimizzazione di sistema che negli ultimi tempi ha caratterizzato tali tecniche; la riscoperta da parte dell'opinione pubblica (anche grazie al supporto della ricerca scientifica) dei benefici ambientali, igienici, paesaggistici e sociali del verde urbano; e, infine, una certa spinta da parte di norme e regolamenti a livello sia locale sia nazionale.

I benefici energetici, ambientali e paesaggistici delle superfici verticali vegetate

Lo spazio urbano è saturo di costruzioni e la vegetazione è ridotta a una presenza (quando c'è) marginale con riflessi negativi sul bilancio ecologico di una città. L'incremento della vegetazione urbana, come soluzione che apporta benefici e vantaggi sull'ambiente esterno, non transita esclusivamente dalla presenza di viali alberati lungo le strade o dalla presenza di piante e fiori nelle aiuole spartitraffico o nei parchi di quartiere, laddove presenti. Alla dimensione estensiva ed orizzontale del verde pubblico è possibile affiancare quella di soluzioni formali e tecnologiche che fino a pochi anni fa erano insolite e pionieristiche: vale a dire i tetti verdi e i giardini verticali. Questi inediti luoghi di fiori, arbusti e piante, alternativi al piano stradale e quindi ottenibili sulla copertura a terrazzo di un edificio residenziale o verticalmente, ancorate al prospetto di un palazzo, si configurano come formule dall' ampio potenziale per fronteggiare la carenza di infrastrutture verdi nel paesaggio urbano.

Un cambio di prospettiva attraverso l'amore per la vita: la Biofilia

Un italiano su due, dopo il covid, sceglie il mare per andare in vacanza. In cima alla classifica dei luoghi preferiti dagli italiani per l'estate, si confermano le vacanze al mare con il 52,5% sul totale delle vacanze (fonte Istat, 2022). L'acqua, la brezza marina che ti accarezza le guance, lo sguardo perso oltre la linea blu dell'orizzonte, gli spazi aperti. E poi il sole, le alghe, la sabbia, le scogliere a picco sull'acqua, i gabbiani; la natura, insomma, prediletta per rigenerarsi dal lavoro, dallo stress. L'equivalenza ambiente naturale-benessere è una di quelle che si avverte d'istinto tant'è che si fugge dal caos della città per immergersi, citando D'Annunzio: nello spirto silvestre, d'arborea vita viventi (da "La pioggia nel pineto"), per compiere quella fusione simbiotica con ciò che è ancora impresso nella nostra memoria evoluzionistica, la quale ci ricorda che dove c'è l'acqua c'è sopravvivenza. Come ogni legame d'amore profondo, la biofilia ci riporta a una interdipendenza con la Natura andando oltre il semplice valore estetico o contemplativo.

Il Biophilic design: definizione e obiettivi

La progettazione biofilica ci aiuta a migliorare il benessere psicofisico delle persone all'interno delle costruzioni. Dopo aver definito cosa si intende con Biophilic design e in che modo può contribuire agli obiettivi dell'architettura sostenibile, definiamo in maniera pratica le possibili caratteristiche e dimensioni di questo nuovo tipo di progettazione.

Dal giardino orizzontale a quello verticale: archetipi, storia e personaggi

Simmetrico all'italiana o informale e sinuoso all'inglese, il giardino può assumere varie forme e disposizioni a seconda dello stile, della cultura e dell'uso previsto. Che sia medio orientale o zen, mediterraneo o alla francese, l'invariante del giardino, come la storia ci dimostra, risiede nella sua matrice figurativa, la sua orizzontalità, vale a dire la dominanza spaziale e percettiva di un piano coltivato nel quale riconosciamo "il suo tradizionale dominio espressivo dato dal legame privilegiato tra piante e suolo" (A. Lambertini). Il giardino fuori suolo, inteso come il prodotto di una ricerca che mira a esplorare forme di collaborazione simbiotica tra materia vegetale vivente e architettura, costituisce l'espressione evoluta di un'idea di natura artificialis che ha origine molto antica e che si è perfezionata attraversato i secoli.

Aspetti manutentivi e gestionali dei sistemi d'inverdimento verticali

Come in ogni progetto edilizio, il piano della manutenzione dell'opera prende avvio dalla fase progettuale, quella inziale. Anche per la manutenzione del sistema a verde verticale vale la stessa regola e obbliga a tener conto di alcuni aspetti insiti nei vegetali di fondamentale importanza per confinare la sua gestione dentro un range di azioni strettamente necessarie e non eccezionali.

Glossario

Glossario

Le parole sono importanti giacché rappresentano il ponte che ci collega agli altri per decifrare messaggi linguistici, farsi comprendere e capire, trasmettere conoscenze e condividere informazioni in modo chiaro. Questo quaderno affronta gli aspetti ambientali dal punto di vista delle costruzioni; pertanto, un glossario in appendice nasce dalla necessità di semplificarne i concetti e introdurre parole e locuzioni ad hoc con le quali familiarizzare. Rappresenta la cassetta dei nuovi attrezzi utili alla formazione di un bagaglio strumentale, necessario a chi si occupa quotidianamente di edifici e di città vincolati all'ormai imperativo paradigma dello sviluppo sostenibile. Inoltre, arricchire il proprio gergo con parole che vedono nella natura stessa i propri elementi fondativi, concorre ad abbracciare definitivamente il pensiero ECOcentrico lasciando scivolare via quello egocentrico.

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