Introduzione
Riflessioni sull’istituto della conciliazione del consulente tecnico e sugli approcci introduttivi e metodologici della sua funzione conciliativa.
Riflessioni sull’istituto della conciliazione del consulente tecnico e sugli approcci introduttivi e metodologici della sua funzione conciliativa.
Negli ultimi anni nel nostro Paese si è fatto un gran parlare di mediazione. Seppure permangano profonde carenze culturali circa i sistemi cosiddetti alternativi di risoluzione delle liti, i grandi dibattiti apertisi nella nostra comunità dopo l'introduzione nell'ordinamento della mediazione delegata in materia civile e commerciale, di cui dal D.Lgs. 28/2010, hanno per lo meno avuto il merito di mettere al centro dell'attenzione un istituto fino ad allora poco conosciuto.
Nel sistema di regolamentazione dei conflitti coesistono due diversi ordini, che differiscono in modo sostanziale: l'ordine imposto, o anche definibile come avversariale, e l'ordine negoziato, individuabile anche con il termine di non avversariale.
Il vantaggio dello strumento negoziale rispetto a quello giurisdizionale nella composizione delle controversie.
L'impostazione operativa del tentativo di conciliazione del consulente tecnico di ufficio: la fase di cognizione e la fase di negoziazione.
In relazione a quanto enunciato nel paragrafo precedente è importante dedicare le riflessioni conclusive di questo contributo al modello, in queste pagine proposto, per lo svolgimento dell'esperimento conciliativo del CTU.
Un breve glossario rapido ed efficace, con il significato dei termini più frequenti, utile a coloro che svolgono l'attività di conciliazione e di consulenza tecnica di ufficio.