Rassegna Gazzetta Ufficiale
Rassegna nazionale
L'edificio in condominio, con il fatto di comprendere al suo interno l'eterogeneo insieme delle unità immobiliari in proprietà privata, si presenta come naturale "contenitore" di un altrettanto variegato insieme di "cose" (cioè beni e impianti). Tra questi rientrano certamente le canne fumarie, la cui titolarità e utilizzazione generano non poche problematiche.
Il condhotel, già diffuso nei Paesi del Nord Europa, è una fattispecie di recente formazione in Italia e di nuovissima formazione nel nostro ordinamento. Fino a oggi è mancata una normativa sul punto, benché il fenomeno si sia ormai affermato e diffuso, specialmente nelle zone a più marcata vocazione turistica. Come sempre il legislatore arriva dopo l'esigenza pratica a formare e codificare il cosiddetto "diritto vivente".
I proprietari degli esercizi commerciali cosiddetti "fronte strada", ossia che accedono autonomamente alle proprie unità immobiliari by-passando il portone di ingresso principale dell'edificio, si chiedono sovente - e le loro lamentele hanno trovato puntuale sfogo in sede giudiziaria, registrando sul punto risposte purtroppo non sempre collimanti - per quale motivo debbano contribuire alle spese di manutenzione e conservazione di beni, servizi e impianti che (asseritamente) non utilizzano; qualora si opti per l'affermativa, ossia affermando un obbligo in tal senso, resta comunque controversa, proprio per la particolare collocazione di tale negozi, la misura della loro contribuzione rispetto agli altri partecipanti al condominio, segnatamente riguardo, per un verso, all'impianto di riscaldamento centralizzato e, per altro verso, alle scale e all'ascensore.
Proponiamo di seguito un'analisi di alcuni principi elaborati dalla Corte di Cassazione civile nel corso del 2017 in ambito immobiliare, con particolare riferimento ai profili di responsabilità dell'amministratore di condominio e al conseguente giudizio di revoca, alla natura delle parti comuni e ai requisiti richiesti per poter accedere alle agevolazioni "prima casa".
Con l'ordinanza 5 giugno 2018, n. 14367, la Corte di Cassazione è tornata a occuparsi della distinzione tra le strade pubbliche e le strade private e ha deciso che la destinazione pubblica della strada costituisce l'elemento fondamentale per stabilire se deve essere applicata la disciplina del codice della strada, mentre non è affatto decisiva la titolarità della strada.
Il piano economico finanziario della TARI rischia l'illegittimità, se non riporta gli scostamenti dei costi rispetto all'anno precedente. Lo ha stabilito recentemente il TAR Puglia (sede di Bari) con la sent. n. 869/2018.
Anche il credito corrispondente alla detrazione per gli interventi antisismici può essere ceduto una sola volta, così come il credito corrispondente alla detrazione per la riqualificazione energetica degli edifici. La cessione però può avvenire anche a favore di consorzi e reti di imprese.
Nella circolare n. 17/E/2018 l'Agenzia delle entrate fornisce ulteriori chiarimenti sulla cessione del credito d'impostan per gli interventi di efficienza energetica e per quelli relativi all'adozione di misure antisismiche
Istituiti i codici tributo per l'utilizzo in compensazione, tramite mod. F24, dei crediti d'imposta ceduti corrispondenti alle detrazioni spettanti per interventi di riqualificazione energetica (ecobonus) e relativi all'adozione di misure antisismiche (sismabonus), effettuati sulle parti comuni degli edifici
Prendendo spunto da un recente pronunciamento dalla Cassazione 1 , i deterioramenti di elementi secondari, quali rivestimenti, impermeabilizzazioni ecc., sono da considerarsi "vizi gravi" laddove compromettano la funzionalità globale e la normale utilizzazione del bene: fessurazioni o cavillature degli intonaci (o di altri tipi di rivestimento) comportano nel tempo un rischio maggiore alle penetrazioni di agenti aggressivi sugli elementi strutturali.
È entrato in vigore lo scorso 29 giugno il “ Regolamento per la gestione del Casellario informatico dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, ai sensi dell’art. 213, comma 10, del D.Lgs. 50 del 18 aprile 2016” , predisposto dall’ANAC e pubblicato sulla G.U. 148/2018 con delib. 6 giugno 2018. Il regolamento disciplina la trasmissione delle notizie e delle informazioni che le Stazioni appaltanti, le SOA e gli operatori economici sono tenuti a comunicare all’Autorittà; il procedimento di annotazione delle notizie e delle informazioni nel Casellario informatico e l’aggiornamento delle annotazioni nel Casellario informatico.
Una vera e propria emergenza nazionale, con ripercussioni pesantissime in termini di posti di lavoro, prodotto interno lordo e ricchezza complessiva del sistema Paese. Una sfida da affrontare e vincere a tutti i costi per garantire alla popolazione servizi fondamentali e, al tempo stesso, per rimettere in moto il settore dell'edilizia e, più in generale, la nostra economia.