Il condominio negli edifici è caratterizzato dalla presenza di un primo insieme di beni ed impianti comuni posti a servizio di un secondo insieme di unità immobiliari appartenenti in via esclusiva agli stessi titolari (comproprietari) del primo insieme. Cosa succede se il secondo insieme di beni è composto da edifici?

La materia relativa all'istallazione della banda larga nei condomìni è piuttosto complessa, attenendo a profili di limitazione del diritto di proprietà (e di comproprietà), con conseguenti implicazioni riguardanti princìpi costituzionali sulla tutela del diritto di proprietà (art. 42 della Costituzione) in contrapposizione al diritto all'informazione (art. 21 della Costituzione). La stessa Convenzione Europea dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali tutela il diritto di proprietà. Ma la Direttiva del Parlamento Europeo 2014/61/UE è finalizzata a garantire la diffusione della banda larga mediante una facilitazione ed incentivazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità, promuovendo l'uso condiviso dell'infrastruttura fisica esistente e consentendo un dispiegamento più efficiente di infrastrutture fisiche "nuove" in modo da abbattere i costi dell'istallazione delle reti.

Le locazioni ad uso foresteria, anche se non disciplinate espressamente né dalla legge 392/1978 (cosiddetta "legge sull'equo canone"), né dalla legge 431/1998 che ha dettato la nuova disciplina delle locazioni degli immobili ad uso abitativo, risultano abbastanza diffuse nella prassi. Tale tipologia locatizia, caratterizzata dalla dissociazione tra il soggetto titolare del contratto e il soggetto effettivo fruitore dell'immobile locato, da un lato, si presta a simulare effettivi bisogni abitativi primari del conduttore, sfuggendo così alle rigide maglie della legge quanto a durata e canone e, dall'altro, soddisfa le esigenze di grandi aziende, che hanno svariate articolazioni disseminate in tutta Italia, di poter reperire con facilità un alloggio ai propri dipendenti in caso di trasferimento, anche per brevi periodi, da un punto all'altro della penisola.

Il D.Lgs 14/2019, cosiddetto "Codice della crisi d'impresa", ha modificato il D.Lgs. 122/2005, introducendo nuove tutele a favore di chi acquista "su carta" immobili da costruire. L'autore intende esaminare nuovamente, con piglio più approfondito, il tema in oggetto (già trattato sul CI n. 1061/2019) che riveste grande interesse pratico nel business immobiliare.

Per i fondi di investimento immobiliare sono state elaborate precise disposizioni normative dagli organi legislativi nazionali (Parlamento-Senato) che sono state successivamente articolate e rese, a giudizio di chi scrive, sempre più complesse attraverso il recepimento da parte delle nostre istituzioni (con lo strumento del Decreti Legislativo), di direttive dell'UE di volta in volta precisate e disciplinate nella loro pratica attuazione dagli organismi incaricati istituzionalmente del controllo su questi particolari veicoli finanziari: Banca d'Italia soprattutto e Consob.

Contiene tutte le indicazioni sugli oneri detraibili e deducibili la nuova guida pubblicata dall'Agenzia delle entrate per agevolare l'opera dei CAF nella tornata dichiarativa di quest'anno. Tra gli aggiornamenti recati dal documento di prassi vi sono quelli riguardanti la detrazione delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e il cosiddetto " bonus verde".

Con due distinte e autonome recenti decisioni il Consiglio di Stato e la Corte di Cassazione, ciascuno per il proprio tema assegnato, hanno risolto per la prima volta due importanti questioni giuridiche molto discusse nell'ambito del panorama fiscale comunale. Si tratta delle corrette tassazioni TARI per l'attività di agriturismo e IMU per la risoluzione anticipata del contratto di leasing.

Con una nota di approfondimento del 6 maggio scorso, l'Ifel affronta il tema delle tariffe TARI applicate agli agriturismi e lo fa commentando la sentenza del Consiglio di Stato n. 1162 del 19 febbraio 2019, con la quale è stata dichiarata illegittima la tendenza di alcuni Comuni ad assimilare, ai fini della TARI, gli agriturismi agli alberghi o ai ristoranti.

La dismissione degli immobili previdenziali, che ha avuto inizio nel decennio scorso, continua ad essere oggetto di esame da parte della Corte di Cassazione sotto vari aspetti, come le conseguenze della riclassificazione successiva all'esercizio di opzione, i requisiti che i conduttori devono rivestire per potere acquistare l'immobile locato e la giurisdizione relativa alle controversie.

Siamo alle solite: a tutti piace trascorrere una serata con amici e parenti in pizzeria, ma subito si diventa irragionevoli quando si parla di immissioni. Nel caso in esame i vicini di casa (tanto per cambiare) fanno fuoco e fiamme contro il ristoratore accusato di ammorbare l'aria con odori pestilenziali e di turbare la quieta del vicinato con rumori fuori soglia. Il comune, dal suo canto, non sa che pesci prendere: contesta la violazione edilizia o le immissioni moleste?

Conversazione con Ginevra Bruzzone , vicedirettore generale e direttore Area attività d'impresa e concorrenza Assonime.