FISCO
La normativa sulla detrazione fiscale per la prevenzione sismica ha subito varie evoluzioni – nel tempo e nella portata – e si è man mano andata ampliando sia dal punto di vista geografico sia dal punto di vista tipologico in più fattispecie che sono al centro di numerosi documenti di prassi dell'AdE, anche molto recenti, a dimostrazione della crescente diffusione e interesse di questo strumento.
Il quadro normativo che abbiamo rappresentato nel contributo precedente si è arricchito nel corso del 2020 per effetto dell'emanazione della normativa in tema di "superbonus" (art. 119 del D.L. "Rilancio 34/2020 convertito dalla legge 77/2020) finalizzata ad agevolare gli interventi di efficientamento energetico e sismico (disgiuntamente intesi o, molto spesso, combinati fra loro) attraverso un innalzamento al 110% delle rispettive aliquote.
Come già ricordato, grande importanza rivestono i decreti attuativi emanati dal Ministro delle infrastrutture e trasporti, dal cui mancato rispetto – segnatamente, per quanto riguarda le tempistiche di deposito della documentazione amministrativa – è derivata, in un grande numero di casi concreti, la preclusione alla fruizione del simabonus.
Dopo avere analizzato la normativa passiamo in rassegna la prassi dell'Agenzia delle entrate in tema di sismabonus e le risposte a interpello più significative. Ricordiamo che tra il 2020 e il 2021 l'AdE ha pubblicato una grande quantità di risposte a interpello ("R.I.") che risultano assai utili per meglio comprendere le logiche interpretative e applicative del bonus sismico, nelle sue varie versioni, adottate dall'Agenzia. Tra i tanti spunti rinvenibili dall'analisi delle R.I. abbiamo selezionato quelle più significative, suddivise per tematiche.