Con il D.M. giustizia 109 del 4 agosto 2023 è stato pubblicato il regolamento per i consulenti tecnici. Il provvedimento segue il D.Lgs. 149/2022 e completa l'attuazione della legge 206/2021 (c.d. riforma Cartabia) di riforma del processo civile con riferimento alle specializzazioni, ai requisiti, alla formazione e alla tenuta dell'elenco nazionale dei consulenti tecnici. Di seguito analizziamo il provvedimento che, come spesso accade in questi casi, presenta luci ed ombre .

Il rapporto contrattuale tra appaltatore e committente può terminare non solo per l'esecuzioni dei lavori e il conseguente pagamento del prezzo sancito nel contratto sorto tra le parti, bensì per altre cause. Il contratto di appalto può terminare anche per altre patologie, non solo per l'inadempimento contrattuale, dovute ad iniziative unilaterali delle parti contrattuali, che hanno come unica conseguenza l'interruzione del rapporto. In ambito condominiale, il committente-condominio può interrompere il contratto per recesso, oppure scioglimento del rapporto contrattuale a causa della sopravvenuta impossibilità nell'esecuzione, per il perimento o deterioramento della cosa, come morte dell'appaltatore. Approfondiamone le caratteristiche.

In tema di recupero crediti di un terzo nei confronti del condominio, la Cass. civ., Sez. II, con l'ordinanza n. 5043 del 17 febbraio 2023, ha offerto qualche soluzione del problema, che rimane tuttavia ancora oggi omplesso sia sul piano giuridico, sia sul piano pratico. Senza pretesa di esaustività, di seguito qualche spunto di riflessione.

Da qualche tempo al centro dell'attenzione degli operatori del Real Estate e più in generale dell'opinione pubblica a livello mondiale vi è il tema della sostenibilità declinata alle diverse scale: dal singolo edificio, al contesto territoriale di riferimento, alla dimensione ambientale nel suo complesso, ovvero, dalla singola città, all'intero continente europeo, per arrivare al nostro pianeta. Un tema quello della sostenibilità che oggi, a seguito anche di specifici e sempre più frequenti eventi catastrofici assume una dimensione drammatica. Ma, come può essere definita la sostenibilità?

Con i due decreti ministeriali del 1° agosto 2023 relativi al patrocinio a spese dello Stato e agli incentivi fiscali nei procedimenti di mediazione civile e commerciale e di negoziazione assistita è stata data attuazione alla nuova disciplina entrata in vigore il 30 giugno 2023.

La risposta a interpello n. 406 del 31 luglio 2023 ha disconosciuto la possibilità di avvalersi della remissione in bonis, al fine di cedere il credito da Super ecobonus, in mancanza dell'asseverazione tecnica - che avrebbe dovuto essere compilata on line e inviata al portale Enea – ancorché ciò possa essere dipeso da un disservizio telematico. Il caso esaminato, molto interessante e particolare, è emblematico della elevata complessità – con i correlati rischi di errori professionali e di contrattempi telematici – che caratterizza le procedure relative agli efficientamenti ammessi al super ecobonus e alle cessioni dei crediti. La risposta fornita, su un tema così originale e delicato, non pare formulata con totale chiarezza e persuasività e sarebbe quindi auspicabile che dall'Agenzia seguissero maggiori precisazioni.

Con il D.M. economia e finanze del 31 luglio 2023 (in G.U. 198 del 25 agosto 2023) sono stati definiti i criteri di ottenimento del contributo a fondo perduto destinato a coloro che nel 2023 sostengono spese agevolabili ai fini del superbonus. Il contributo deve essere richiesto tramite un'istanza da inviare entro il 31 ottobre 2023.

La Suprema Corte ritiene superata la sua pregressa giurisprudenza che qualificava il termine di 18 mesi come sollecitatorio, perché si fondava sulla precedente formulazione della norma, da tempo non più in vigore.

Con apposito provvedimento direttoriale l'Agenzia delle entrate, alla luce dei recenti chiarimenti interpretativi forniti dalla stessa, ha aggiornato il modello di dichiarazione di successione e domanda di volture catastali, nonché le relative istruzioni e specifiche tecniche per la trasmissione telematica, consentita già a partire dal 26 luglio 2023.

I pavimenti vinilici contenenti amianto, nonostante la larga diffusione, non sono specificamente disciplinati dalla normativa vigente, per cui la loro pulizia e/o la loro manutenzione e addirittura la loro bonifica sono lasciate all'iniziativa e alla sensibilità dei singoli, ancorché sotto il controllo, diretta o indiretto, dell'Azienda Sanitaria competente per territorio. Sorge pertanto la necessità di fornire un protocollo procedurale specifico.

Sorpresa! O forse no. Il nuovo Codice non ha fermato il mercato degli appalti nel nostro Paese, come invece si temeva che sarebbe potuto accadere. E' quanto emerge dal monitoraggio mensile realizzato da Ance (Associazione nazionale costruttori edili) e Infoplus in merito all'andamento dello scorso luglio, quando il nuovo codice è diventato pienamente operativo e ha iniziato per la prima volta a essere applicato.