Rassegna Gazzetta Ufficiale
Rassegna nazionale
L'ipotesi legale; sicurezza e salubrità dell'edificio, barriere architettoniche; contenimento del consumo energetico; parcheggi e antenne, le antenne
È difficile comprendere quanto, tra le varie parti comuni dell’edificio condominiale, sia “appetibile” il condotto di scarico dei rifiuti che, in alcuni stabili, è collocato in posizione adiacente a ciascuna unità immobiliare e consente ai rispettivi abitanti, per il tramite di una botola posta nel pianerottolo, di “veicolare” la spazzatura dall’appartamento in un locale comune, sito al piano terra e adibito a tale scopo, per essere poi raccolta e portata alla discarica, eppure, la Corte di Cassazione si è dovuta, di recente, occupare di un giudizio che registrava la contrapposizione, da una parte, del condominio che rivendicava lo sgombero di tale condotto occupato clandestinamente da un soggetto e, dall’altra, quest’ultimo che, opponendosi all’avversa domanda, invocava a sua volta l’accertamento della proprietà di tale porzione per intervenuta usucapione.
La Corte di Cassazione, con la sent. n. 13295/2015, afferma che l'intercapedine tra due unità immobiliari appartiene al condomino del piano di sotto. È, infatti, lui l'unico a trarre beneficio dalla sua realizzazione.
Nonostante la decisione emessa dalle Sezioni Unite n. 18331/2010, che ha prescritto la preventiva delibera di autorizzazione affinché l'amministratore possa validamente agire o costituirsi in giudizio, la stessa Corte di Cassazione continua a emettere sentenze che si pongono in senso contrario, dimostrando così di condividere le critiche da tempo formulate nei confronti di quella decisione.
Non è raro che i clienti dell'agente immobiliare, nel tentativo di aggirare l'obbligo del pagamento della provvigione, ricorrano a vere e proprie "macchinazioni". In particolare, per quanto riguarda l'identificazione oggettiva dell'affare, si verifica spesso che le parti, per non pagare la provvigione al mediatore, fingano di porre in essere un contratto diverso da quello inizialmente richiesto al mediatore.
Il contribuente non perde la parte del credito d'imposta non utilizzata per il riacquisto della "prima casa", potendo impiegarla sia per diminuire l'IRPEF dovuta, sia in compensazione nel mod. F24. È questo l'importante chiarimento fornito dall'Agenzia delle entrate, con la circ. 17/E/2015.
Partita l'operazione triennale "credito d'imposta" riconosciuto alle strutture alberghiere, nella misura del 30% delle spese sostenute per ogni annualità, che effettuano interventi di ristrutturazione degli edifici, come stabilito dal D.L. 83/2014 (convertito dalla legge 106/2014), recante disposizioni per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo, e attuato dal decreto interministeriale 7 maggio 2015.
T ra le novità del decreto intitolato " Crescita e internazionalizzazione delle imprese " è contenuta una norma che dovrebbe contribuire a risolvere uno dei più delicati problemi emersi in questi ultimi anni nei rapporti fra fisco e contribuenti, relativo all'accertamento dei ricavi e delle plusvalenze derivanti dalla cessione di immobili, aziende e di diritti reali di godimento su di essi. L'articolo illustra l'importante novità rispetto al quadro sinora in essere e alcuni dei più rilevanti problemi che restano ancora sul tappeto e generano un contenzioso ampio e per importi assai rilevanti in materia tributaria .
Chi intende avvalersi della DIA/SCIA per gli interventi di ricostruzione deve farsi carico di fornire la prova sulla consistenza della volumetria originaria. Sembra essere questo il principio ricavabile dalla Sez. III penale della Corte di Cassazione, sent. n. 26713/2015.
Con il D.M. interno 14 luglio 2015 è stata approvata la regola tecnica antincendio, che si applica agli alberghi fino a 50 posti letto e già in possesso dei requisiti minimi, per eseguire gli interventi definitivi per l'adeguamento alle norme.
Con sent. 154/2015, la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 26, comma 7- ter del D.L. 248/2007, come convertito dall'art. 1, comma 1, della legge 31/2008, eliminando in tal modo la competenza degli agrotecnici in materia di atti catastali.
Da qualche anno, complice la crisi economica, si è registrato un forte incremento di domande per l'iscrizione all'albo dei CTU e, anche in ragione della rotazione nell'affidamento degli incarichi, molti nuovi professionisti hanno intrapreso questa delicata attività. La rubrica, sulla scorta di quella nata nel 2008, affronta i temi di maggior rilievo e importanza del mondo della consulenza tecnica nella formula domanda/risposta per fornire al lettore informazioni di pratica utilità per lo svolgimento degli incarichi e di indispensabile conoscenza dell'istituto della consulenza tecnica e di quelli processuali. Concludiamo, in questa sede, l'esame dei reati contemplati dal codice penale che segue la trattazione pubblicata nel CI 981 a pag. 1434.